Dopo l'esperienza del canalino del Camicia a settembre sul Centenario, sono voluta tornare su questa vetta per vederne la croce e per rendermi conto dello strapiombo del Paretone di cui tutti parlano ma che io, avvolta nella nebbia, non avevo potuto ammirare scendendo.
Così la discesa della volta precedente è diventata, insieme a Jacopo e Guido, la salita di questa escursione. Sinceramente la salita da Fonte Vetica è un po' monotona e l'afa l'ha resa più pesante. Però arrivare sulla linea di cresta ripaga l'impegno. Guardare giù dal Paretone fa impressione. Per lo sguardo è un salto a picco nel vuoto. Dal Camicia, finalmente onorato, abbiamo proseguito in cresta prima sul Tremoggia e poi, a scendere sul Siella. Il tempo nel frattempo è cominciato a cambiare e abbiamo dovuto affrettare il passo. Subito dopo aver toccato la vetta del Siella, infatti, è cominciato a piovere, per fortuna per poco tempo, ma i fulmini in lontananza ci hanno convinti ad affrettare il passo. Divertente il passaggio scosceso per scendere dal Siella, a pochi passi dalla vetta. Bisogna prestare attenzione e con gli scarponi bagnati può essere più complicato, ma è stato un momento che ci è piaciuto parecchio: poche rocce ma abbastanza strapiombanti. Una volta scesi ci si rende conto che l'altezza non è poi molta ma di sicuro che si cade ci si può fare male.
Raggiunto il rifugio di Fonte Vetica, ovviamente, non poteva mancare una scorpacciata di arrosticini e un buon vino per concludere una giornata cominciata con il Sole e con l'afa e terminata con la pioggia ed il freddo... E sono a 112!
